Tra Drasy e Zingarello è franata, ancora una volta, una parte della falesia, e MareAmico getta la spugna. L’associazione ambientalista capitanata da Claudio Lombardo, al principio dell’estate, non provvederà, come in occasione delle precedenti estati, a ripristinare le strade di accesso alla zona balneare. “Troppo pericolo, ci si renderebbe complici di eventuali incidenti” – spiega Lombardo. Agrigento, a sud – est, a levante, la costa rocciosa con le pareti a picco è precipitata, a strapiombo. Non è la prima, e non sarà l’ ultima volta. E non solo ad est. Anche ad ovest, tempo addietro, tra la Maddalusa e Porto Empedocle, è accaduto lo stesso fenomeno, testimonianza del progressivo sgretolamento del confine terreno della Sicilia centro – meridionale, a vantaggio del mare che avanza. E così è anche ad Eraclea Minoa, poi nei pressi di Realmonte, in prossimità di Scala dei Turchi e in località Fuggitella. Drasy è spiaggia conosciuta perché la zona è sede da ben oltre mezzo secolo del poligono di esercitazione militare. E secondo gli ambientalisti le ricorrenti frane sono provocate anche dalle esplosioni dell’esercito. L’ associazione MareAmico ha documentato in video tante fosse profonde disseminate ovunque, verosimilmente scavate dall’atterraggio di materiale esplosivo sparato durante le esercitazioni militari. Il Governo nazionale, tramite il ministero della Difesa, e la Regione Sicilia hanno promesso il trasferimento del poligono in altro luogo in Sicilia che non sia candidato riserva naturale, come lo è invece l’area di Punta Bianca, a ridosso di Drasy e Zingarello. E l’Esercito si è dichiarato pronto alle valige se la Regione ricerchi e gli assegni un sito alternativo. E invece i governi nazionale e regionale hanno peccato per parole, opere e omissioni, e l’ormai rituale “divieto di transito per pericolo caduta massi” testimonia il furto di Stato di una pregiata porzione di territorio sottratta alla fruizione pubblica, soprattutto turistica, come se non fossero sufficienti le condizioni in cui versano le spiagge del litorale di Agrigento. Tanti bagnanti scrivono sulla pagina Facebook di MareAmico di spiagge impraticabili, tra rifiuti di ogni genere, sterpaglie e zecche. E la novità? Perché vi meravigliate? Pensavate davvero che i signori governanti si preoccupassero a che dal primo giugno in poi i propri nemmeno due chilometri di spiaggia fossero puliti e ospitabili? Poveri illusi.