Snals, Gilda degli insegnanti, e Anief di Agrigento, tramite i rispettivi coordinatori Angelo Amato, Simone Capraro e Rosetta Signorino Gelo, intervengono a fronte dell’annunciata rimodulazione scolastica nella provincia agrigentina, con il taglio di diversi classi e conseguenti accorpamenti. E affermano: “Il taglio dei posti di docenti non si traduce solo in un problema occupazionale ma si concretizza con la creazione di classi più affollate, dove non sarà possibile garantire il distanziamento necessario. Inoltre saranno stroncate la speranze di tanti docenti agrigentini fuori sede che aspirano a ritornare a casa e a ricongiungersi alle famiglie. E poi non vi saranno nuove assunzioni e ciò avrà ripercussioni sugli incarichi e le supplenze nel prossimo anno scolastico. La provincia di Agrigento è una delle più povere d’Italia, e un taglio ad esempio di 200 docenti comporterebbe circa 5 milioni di euro in meno di rimesse statali verso il territorio. Chiediamo pertanto un incontro urgente con i sindaci, il dirigente dell’Ambito territoriale di Agrigento e il commissario della Provincia di Agrigento. E chiediamo a tutta la deputazione regionale e nazionale agrigentina di intervenire al ministero dell’Istruzione”.