E’ stata emessa la sentenza di secondo grado del processo frutto dell’inchiesta ruotante intorno all’ex Ente di formazione Ciapi, tra presunte frodi fiscali, tangenti e truffa all’Unione Europea. La Corte d’Appello di Palermo ha ridotto la condanna a favore dell’ex manager Fausto Giacchetto, da 8 anni e 3 mesi a 3 anni e 5 mesi. Diversi capi di imputazione a lui contestati sono stati dichiarati estinti per prescrizione. La prescrizione ha cancellato anche le condanne inflitte in primo grado agli imprenditori Ornella Graziano (condannata in primo grado a 1 anno e 6 mesi), Giancarlo Ferrara (1 anno e 10 mesi), Stefania Scaduto, segretaria di Giacchetto (4 anni), l’ex presidente del Ciapi, Francesco Riggio (5 anni e 8 mesi) e all’ex dirigente dell’Agenzia regionale per l’impiego, Rino Lo Nigro (condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi). In primo grado è stato già assolto l’ex assessore regionale Luigi Gentile. La Procura Generale ha impugnato l’assoluzione ma la Corte d’Appello l’ha confermata. Assolti nel merito anche gli ex dirigenti del Ciapi, Sandro Compagno e Carmelo Bellissimo.