Un palermitano su due non paga i tributi. Il dato, che comprende anche il periodo prima della pandemia, emerge da una relazione riservata del ragioniere generale del Comune, che sottolinea come il buco finanziario si sia allargato da 27 a 80 milioni di euro. E a pesare su tale buco è proprio la bassa percentuale di quanto riscosso, sia per colpa dei cittadini che non pagano ma anche per l’incapacità di riscuotere con efficacia. Infatti, il dato di riscossione dei tributi ammonta esattamente al 55,60%. Ed è una percentuale che rende Palermo l’ultima città d’Italia in proposito. Inoltre, il 44,40% rimanente incide sull’ammontare del Fondo crediti di dubbia esigibilità. Dunque, meno spese e tagli ai servizi da parte del Comune.