Reso pubblico l’intervento di Musumeci innanzi alla Commissione regionale antimafia nel merito del cosiddetto “Sistema Montante”. I dettagli.
Nel corso della seduta dell’Assemblea Regionale in cui il presidente della Regione, Nello Musumeci, è intervenuto nel merito dell’avviso di garanzia notificato all’ex assessore Razza nell’ambito dell’inchiesta sui presunti dati falsi relativi alla pandemia covid in Sicilia, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno invocato le dimissioni di Musumeci addebitandogli il venir meno della credibilità della Sicilia nella ribalta nazionale per quanto accaduto. Ebbene, il presidente ha replicato piccato rivolgendosi in particolare al decano del Partito Democratico, Antonello Cracolici. Le parole di Musumeci: “Con quale faccia mi si può contestare un crollo di credibilità da parte di un partito come il Partito Democratico che nei cinque anni del governo Crocetta aveva tollerato e avallato il sistema Lumia-Montante, di cui si parla in queste settimane per il processo in corso a carico dell’ex presidente di Confindustria Antonello Montante”. Ancora ebbene, in riferimento al sistema che Musumeci definisce Lumia-Montante, è stato reso pubblico l’intervento del presidente innanzi alla Commissione regionale antimafia presieduta da Claudio Fava. E Nello Musumeci al cospetto dei commissari ha testualmente affermato: “Dico subito che più che ‘sistema Montante’ io lo chiamerei ‘sistema Lumia’. Il vero regista di quel ‘cerchio magico’ a mio avviso era il senatore Lumia. Montante si occupava di mantenere i contatti col mondo imprenditoriale, perché il sistema era di potere ed economico. Basti pensare che in questi ultimi nove anni tutto ruota attorno alle scelte determinate da Lumia, il quale ha avuto l’abilità di assumere una posizione defilata, proprio per non richiamare le attenzioni sul suo ruolo che, invece, era un ruolo assolutamente di primo piano. Non è un caso che nel Palazzo del potere per eccellenza, nell’ultima stanza in fondo al corridoio, ci fosse il regista, il senatore Lumia. Il senatore Lumia non aveva una segreteria politica, stava nel corridoio del Presidente della Regione. Questo mi dicono, io non ho mai messo piede in quel Palazzo nei cinque anni passati, ma così mi dicono il personale ausiliario e il personale di corridoio. Confindustria ha governato la Sicilia dal 2009, da quando Lumia diventa il regista del cambio di maggioranza, del ribaltone, con il dottore Venturi diventato assessore. La fine del governo Lombardo dovette rappresentare un duro colpo per l’immagine del senatore Lumia, che era stato il regista del ribaltone. Ecco perché ricorre subito alla candidatura di Crocetta. Gli fa rinunciare al posto di deputato europeo proprio perché Crocetta rappresenta l’elemento di novità. Quella operazione viene portata avanti da Lumia, da Montante e da Casini con il consenso di Bersani. Questo mi è stato detto dal dottore Montante in un incontro che abbiamo avuto”.