Dopo il voto alla finanziaria regionale che ha lacerato il centrodestra: Lega e Udc invocano al più presto un vertice di maggioranza. I dettagli.
Ancora strascichi e polemiche dopo il voto sulla finanziaria regionale che ha provocato crepe nella maggioranza di centrodestra. I capigruppo della stessa maggioranza hanno appena difeso il proprio operato, rilanciando il merito dell’approvazione della manovra contabile. Tuttavia, adesso, a sangue freddo, la Lega e l’Udc invocano un vertice di maggioranza per sanare le divergenze. Più nel dettaglio, il segretario regionale del partito del Carroccio, Nino Minardo, afferma: “Sono convinto che il centrodestra, come elettorato, in Sicilia sia assolutamente maggioranza. Nella classe dirigente c’è un po’ di confusione da un punto di vista politico. Le tensioni e le frizioni sono più che legittime. Occorre però una svolta, una strategia, perché finora è mancato un raccordo tra i partiti, non c’è stata una visione chiara, e non si può solo gestire l’ordinario per tirare a campare. Da quando sono alla guida della Lega ho sempre avuto un atteggiamento critico ma costruttivo. Avevamo proposto il ritiro degli emendamenti alla manovra con l’obiettivo di varare un testo che desse risposte alle persone e alle imprese che soffrono per la crisi provocata dalla pandemia. E invece abbiamo prodotto una finanziaria che non crea entusiasmo, frastagliata. Anche con quelle poche risorse disponibili, la manovra poteva essere l’occasione per dare un segnale di ristoro e per lanciare un segnale di tipo politico. Ma non do la colpa al governo Musumeci o alla maggioranza che sta in Parlamento. La responsabilità è dei partiti. Siccome parliamo di governo di coalizione, i partiti devono fare il proprio mestiere. E invece è mancato un raccordo” – ripete e conclude Minardo. Ed il segretario regionale dello Scudo crociato, Decio Terrana, rilancia così: “Se la maggioranza ha dimostrato qualche piccola crepa la risolva al più presto. Musumeci organizzi un vertice di maggioranza già in questa settimana per esaminare quanto accaduto e superare l’inconveniente. Forse le spaccature sono spiegabili dai troppi cambi di casacca che alla lunga portano scollamento di idee e di programmi. Più sono i ‘salti’ da un partito all’altro e più aumentano gli ‘scontenti’. Invito tutti alla riflessione, dobbiamo sempre portare avanti un progetto politico concreto. Noi lavoriamo per costruire, non per distruggere, e proprio per questo abbiamo ormai definito la nuova piattaforma di centro che sarà la casa di tutti i moderati” – conclude Terrana.