La Sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello di Palermo ha confermato il verdetto del Tribunale di Agrigento che ha rigettato la proposta di applicazione della misura preventiva della sorveglianza speciale, in quanto socialmente pericoloso, a carico dell’avvocato agrigentino, Giuseppe Arnone. Nelle motivazioni del no alla misura i giudici tra l’altro hanno scritto: “Giuseppe Arnone svolge l’attività di avvocato e non risulta accompagnarsi a pregiudicati, né allontanarsi dal proprio domicilio in ore notturne per compiere attività delittuosa, né detenere o portare armi in luogo pubblico”. Il sostituto procuratore generale ha proposto che la sorveglianza con obbligo di dimora fosse applicata per due anni. Arnone è stato difeso dagli avvocati Daniela Principato e Francesco Menallo.