Lo scorso febbraio 2017 Legacoop Agrigento, Confcooperative Unione di Agrigento, Confesercenti Sicilia Area Centro Meridionale, Confesercenti Trapani, Cna di Agrigento e Cna di Trapani hanno presentato un ricorso al Tar per l’annullamento, tramite sospensione, dell’efficacia del decreto dell’assessore regionale alle Attività produttive del 19 dicembre 2016 con cui sono stati ripartiti i seggi dei vari comparti economici del Consiglio della Camera di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, in fase di costituzione. Secondo i ricorrenti “è da ritenersi illegittimo il comportamento dell’Assessorato, per grave violazione della disciplina che regolamenta l’elezione dei Consigli Camerali delle Camere di Commercio. Tale violazione incide sulla ripartizione dei seggi fra le diverse categorie produttive nella costituzione del Consiglio camerale la cui composizione risulta, di conseguenza, alterata. E, in particolare, pregiudica le Associazioni ricorrenti a cui non è attribuito un seggio ad esse invece spettante in base alla stessa normativa. Inoltre, numerose criticità sono state riscontrate in ordine ai dati di rappresentanza delle imprese. Ad esempio, la F (è la iniziale) di Trapani ha avuto ammesse, per tutti i settori a cui ha partecipato, ben oltre 4.000 imprese associate (tutte della provincia di Trapani), a fronte di dati Inps Contrin che attestano l’iscrizione dei soci pari a zero. E la C E (sono le iniziali) ha avuto ammesse nelle tre province 2.642 imprese associate a fronte di dati Contrin pari a zero. Tutto ciò è illegittimo per violazione dei più ampi principi – nazionali e sovranazionali – di buon andamento, correttezza, efficacia, efficienza e responsabilità dell’azione amministrativa. Oltre all’annullamento in auto-tutela della ripartizione, abbiamo chiesto il riesame dell’assegnazione dei seggi”. Ebbene, il 24 marzo scorso il Tar ha rigettato la domanda cautelare dei ricorrenti. Invece, adesso, il difensore dei ricorrenti, l’avvocato Gaetano Armao, annuncia che il Consiglio di Giustizia amministrativa, con ordinanza del 24 maggio scorso, ha accolto la domanda cautelare. E’ stata quindi annullata la pronuncia precedente del Tar. Dunque, è attesa, e il Cga l’ ha sollecitata espressamente, la definizione del giudizio di merito. Ordunque sarà ancora il Tar, al più presto, a pronunciarsi nel merito del contenzioso da cui pende la costituzione del Consiglio della Camera di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani.