Le foto di assembramenti, shopping di massa e file per un aperitivo, preoccupano il governo. Si ipotizza la zona rossa per Natale e Capodanno.
Altro che misure meno restrittive per i giorni di festa, tra 24, 25 e 26, e Capodanno. Lo spettro che si aggira tra le forze di governo è che l’intera Italia sia dichiarata zona rossa in tali giornate. Assembramenti per le vie dello shopping, file per un aperitivo, e gente che si reca sulle montagne per sciare: le foto apparse ieri, domenica, sui social e postate da tantissimi italiani, da Nord a Sud, non possono che preoccupare il governo che potrebbe prendere a breve provvedimenti drastici. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, al “Corriere della Sera” commenta: “Le foto degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili. Comprendo la voglia delle persone di uscire, ma dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale. La scelta della Germania di fare il lockdown generale è una scelta che personalmente condivido. Dobbiamo dirci fino in fondo se la pausa natalizia deve servirci a mettere in sicurezza il Paese o se deve essere guidata solo dalla volontà di favorire il business. In questo momento affari e salute non sono conciliabili. E ho il massimo rispetto per chi ha sulle spalle il peso delle attività economiche”. Anche in Sicilia troppi ritengono che l’essere in zona gialla sia un “liberi tutti”, e che basti magari solo la mascherina. Ed invece non è così. Ecco che da ieri circolano insistentemente le indiscrezioni di possibili nuove restrizioni con un nuovo Dpcm per evitare gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping e nelle zone centrali delle grandi città, prevedendo maggiori controlli e chiusure mirate, o, addirittura, anticipando il coprifuoco delle 22 e la chiusura di bar e ristoranti. E poi ancora limitando gli spostamenti, dunque sia quelli tra le regioni, che però si interromperanno a partire dal 21 dicembre per effetto del Dpcm già in vigore, sia quelli all’interno delle stesse regioni. Il governo starebbe pensando ad un’Italia in zona rossa o arancione per il 24, il 25, il 26, il 30 dicembre, l’ultimo dell’anno, il 1 gennaio e il 6 gennaio. Sugli spostamenti tra i Comuni, Boccia assicura che “Conte è sempre stato rigoroso ma ascolta le proposte di tutti. Una cosa è lo spostamento tra piccolissimi comuni e borghi confinanti. Ma allargare i confini comunali a tutta la provincia, come chiede la destra, sarebbe un errore. Boccia conferma che il coprifuoco delle 22 non si tocca e poi aggiunge: “Tanti parlano del Natale pensando al business. Non è un caso che la Chiesa e il Papa abbiano dato una lezione a tutti, adattando alle regole gli orari delle messe. Ho letto che in questo Natale dovremmo farci guidare più dallo Spirito Santo che dalle apparenze. Concordo”.