Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, ha telefonato all’Anas. “Signori dirigenti dell’Anas, il viadotto Morandi, o Akragas che sia, lo avete chiuso al transito il giorno dell’assassinio di Giulio Cesare, lo scorso 15 marzo. Sono trascorsi due mesi e ancora non vi è traccia di lavori in corso. Ditemi quando quando…” L’Anas ha risposto al sindaco Firetto, ma lui, il sindaco, è prudente, cauto, forse perché non si fida oppure perché non intende annunciare ciò che poi si potrebbe rivelare una bufala: infatti, il sindaco ha comunicato alla stampa e all’opinione pubblica che sì, l’Anas ha risposto a telefono, e ha risposto che i lavori di recupero sicurezza dovrebbero (condizionale presente del verbo dovere), attenzione ‘dovrebbero’, iniziare entro il mese in corso, maggio. E la durata prevista, ancora attenzione, “prevista” (ossia si prevede che, ma poi, chissà, se), è di 160 giorni, dunque 5 mesi e 10 giorni circa meno quasi. Il costo dell’intervento ammonta a 480mila euro, e comprende il risanamento delle travi maggiormente ammalorate e il ripristino della precompressione. E ciò interessa il viadotto Akragas 2, ossia dallo stadio Esseneto fino all’incrocio per via Dante. Invece, per l’altra parte verso Porto Empedocle, che è l’Akragas 1, l’Anas sostiene che sono disponibili 30 milioni di euro per interventi strutturali di risanamento del viadotto e adeguamento dei cordoli con l’installazione della nuova barriera. “Il progetto però – riferisce Firetto – è al momento in corso di validazione”, e la validazione è la verifica della progettazione prima dell’affidamento dei lavori al fine di riscontrare il rispetto della normativa vigente. Conclusione: chissà quando anche l’Akragas 1. Nel frattempo, il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, di Forza Italia, esprime apprezzamento a seguito dell’interessamento del sindaco Firetto, e delle risposte più o meno positive ottenute dall’Anas, nel merito della perdurante condizione di stallo in cui versa il viadotto Morandi, e dei gravi disagi che ne derivano ai cittadini utenti. Spataro afferma: “Il mio intervento rivolto all’amministrazione Firetto poche settimane addietro, paventando anche una protesta plateale qualora non si fosse agito a rimedio, ha sortito non ancora la soluzione ma quanto meno la mobilitazione e l’interessamento diretto da parte dell’amministrazione comunale. Peraltro, il mio intervento al Comune è stato subito meritoriamente rilanciato dal deputato nazionale Riccardo Gallo, che ha rivolto il quesito del viadotto Morandi al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Nutriamo dunque fiducia nel prosieguo degli eventi, attendiamo l’inizio dei lavori annunciato dall’Anas e dal sindaco Firetto, e vigileremo costantemente affinchè si proceda celermente a rendere agibile il viadotto, risolvendo ciò che per tanti agrigentini è ormai un incubo quotidiano” – conclude Spataro.