Emergono i primi dettagli sull’operazione condotta la scorsa notte dalla Squadra Mobile di Agrigento, coordinata dal vice questore aggiunto Giovanni Minardi, quella di Palermo e lo Sco (Servizio centrale operativo) a Favara, con 4 misure cautelari firmate dal gip. La police fédérale judiciare di Liegi ha catturato invece in Belgio altri tre indagati. E, per questi arresti, c’è stata la collaborazione delle Procure di Liegi, Bilzen e La Louviere. Sono stati arrestati: Antonio Bellavia di 48 anni; Calogero Bellavia di 31 anni; Calogero Ferraro di 42 anni; Carmelo Nicotra di 38 anni; Gerlando Russotto di 31 anni; Carmelo Vardaro di 44 anni; Vincenzo Vitello di 64 anni. A vario titolo, sono stati ritenuti responsabili di duplice tentato omicidio nei confronti di Maurizio Distefano e Carmelo Nicotra, nonché di porto abusivo di armi, danneggiamento e ricettazione. Tutti reati consumatisi il 23 maggio del 2017 a Favara e provincia.
La faida sull’asse Favara-Belgio, scatta l’operazione “Mosaico”: raffica di arresti, trovate armi
Antonio Bellavia, Calogero Ferraro e Carmelo Nicotra sono stati arrestati in Belgio dal team congiunto di polizia italiana e belga, in esecuzione di tre mandati di arresto europei. Calogero Bellavia è il vivandiere del boss Gerlandino Messina, il giovane che i carabinieri – su indicazione dei servizi segreti – hanno seguito mentre portava i pasti al capo provinciale di Cosa Nostra nel suo covo di Favara. Pedinandolo, il 23 ottobre del 2010, sono arrivati, a catturare il boss.
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate una pistola in Belgio a Carmelo Nicotra e tre in Italia a Michelangelo Bellavia, 32 anni. Per il possesso di queste armi, detenute illegalmente, Bellavia è stato arrestato. Le indagini proseguiranno su ulteriori profili ritenuti di assoluto interesse investigativo.