L’arcivescovo coadiutore eletto di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, ordinato nella Cattedrale di Agrigento il prossimo 5 settembre non lascia dubbi sul solco che intende proseguire a tracciare, dopo monsignor Francesco Montenegro: “Non è soffiando sul fuoco della paura e della rabbia sociale che faremo passi avanti per superare il momento complesso che stiamo attraversando. La disumanizzazione, che ci rende non solo più poveri ma anche più infelici, inizia già dalle parole manipolate, dagli annunci gridati solo per arrivare alla pancia delle persone. Chi gioca sulla pelle dei poveri si assume la responsabilità etica di minare la coesione sociale e come credenti non possiamo stare a guardare”. Il prossimo pastore della chiesa agrigentina usa Facebook per dire la sua sull’emergenza immigrazione, al tempo del covid 19. “I fenomeni, seppur complessi, vanno governati da una classe politica coesa che dia rassicurazioni – aggiunge -. I migranti sono persone che hanno il diritto/dovere ad una quarantena in sicurezza e serenità così come tutti i cittadini. Senza dimenticare la realtà a cui ci ha richiamato ieri papa Francesco: ‘Il Signore ci chiederà conto di tutti i migranti caduti nei viaggi della speranza. Sono stati vittime della cultura dello scarto’”.