A Lampedusa ha imperversato il marrobbio, che è una rapida variazione del livello marino provocata dall’accumulo di acqua presso le coste a causa del vento. L’ultimo episodio del genere si è verificato una ventina di anni addietro. Alcune imbarcazioni da diporto e due pescherecci sono affondati. Le onde hanno anche danneggiato una motovedetta dei Carabinieri e hanno divelto i pontili nei pressi del molo Favarolo, senza compromettere però la funzionalità del porto dove attracca il traghetto di linea con Porto Empedocle. Nel corso della notte, Guardia Costiera, Vigili del fuoco e Carabinieri sono stati impegnati nei primi interventi a rimedio. La sindaca, Giusi Nicolini, commenta: “E’ un disastro. E’ come se ci fosse stato un piccolo tsunami. Tutte le barche si sono alzate. Già stanotte ho avvisato la Prefettura di Agrigento ed ho chiamato il presidente della Regione che ha allertato la Protezione civile. Siamo di fronte ad una calamità naturale seria. C’è stato un vento fortissimo, una sorta di tromba d’aria, si sono alzate le onde e l’acqua è arrivata fino al campo sportivo. C’è bisogno di aiuto, di riportare all’asciutto i pescherecci affondati e di controllare tutti gli altri. E’ affondata la vita ed i sacrifici fatti dai pescatori.”