Mai vista una cosa del genere, nemmeno negli anni ’90. Fino alle 21 di ieri sera a Lampedusa è stato un continuo susseguirsi di avvistamenti, recuperi, trasbordi e sbarchi. Complessivamente 19 i barchini che, in un modo o nell’altro, sono riusciti ad arrivare fino a Lampedusa. Domani, i ministri di Interno ed Esteri, Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio, faranno la rotta inversa e voleranno nella capitale nordafricana dove incontreranno il presidente della Repubblica, Kais Saied, e il premier incaricato, Hichem Mechichi (nel Paese non c’è ancora un Governo dopo le ultime elezioni). Lamorgese e Di Maio saranno accompagnati dai commissari europei Oliver Varhelyi e Ylva Johansson. Obiettivo: bloccare le partenze di migranti e aumentare i rimpatri. Il flusso migratorio – soprattutto di giovani – è lo specchio della grave crisi in cui versa la Tunisia. Una crisi economica, con il Covid che ha spento il turismo: la principale risorsa economica del Paese. Ma anche istituzionale, con un Governo che ancora manca. Ed ecco quindi che la delegazione, oggi, nella capitale tunisina, porterà non solo richieste ma anche proposte di supporto e fondi della cooperazione. Gli ultimi a essere avvistati intorno le 2 sei barchini agganciati davanti l’isola, un’imbarcazione, con a bordo una decina di tunisini, è riuscita invece ad arrivare fino a Cala Galera e i migranti, dopo lo sbarco, hanno tentato, ma inutilmente, di disperdersi. Sono complessivamente 19 giunti a Lampedusa. A bordo, in totale, oltre 300 persone, più di 70 soltanto negli ultimi 7 natanti. L’hotspot di contrada Imbriacola scoppia: si è arrivati a 651 presenze.