Sono 24 i migranti in sorveglianza sanitaria sulla nave quarantena Gnv Azzurra, positivi al Coronavirus. A loro si aggiungono anche i sei casi dubbi che vengono trattati come se fossero positivi. Si tratta degli extracomunitari, tunisini per la maggior parte, caricati a Lampedusa. I migranti sono infatti sbarcati sulla più grande delle isole Pelagie e sono stati, temporaneamente, ospitati nell’hotspot di contrada Imbriacola. Poi, appunto, il trasferimento sulla nave quarantena che ha prima fatto uno scalo tecnico al porto di Augusta e poi, già da più giorni, si trova davanti la costa di Trapani. A bordo della nave, noleggiata dal Governo per fare effettuare la quarantena ai migranti che sbarcano sulle coste italiane, ci sono 603 persone, di cui il 70 per cento è costituito da tunisini, poi alcuni nuclei familiari di provenienza subsahariana, con donne e bambini. Una decina sarebbero i minori non accompagnati. Ad occuparsi di loro c’è la Croce Rossa. Nelle prossime ore arriverà nel porto calabrese di Gioia Tauro il traghetto “Gnv Aurelia”, la seconda nave noleggiata dal ministero dell’Interno che potrà ospitare fino a 300 migranti per l’isolamento sanitario.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in un colloquio con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ieri, ha rappresentato la gravità della situazione dei migranti nell’isola, ribadendo la netta contrarietà alla realizzazione di qualsiasi tendopoli e indicando come soluzione, come proposto da sempre, le navi in rada per la quarantena e di rinforzi con i militari dell’Esercito. Per l’una e l’altra proposta – stando a quanto s’è appreso da fonti di palazzo d’Orleans – il ministro ha assicurato di stare già provvedendo in queste ore.