Non dovranno essere demoliti gli ultimi due piani di una palazzina di un fabbricato a San Leone, il Cga da torto alla Sovrintendenza. L’immobile realizzato nel 1983 in assenza della concessione edilizia e ricadente in area sottoposta a vincolo, inoltrarono al Comune di Agrigento istanze di sanatoria, corredate dalla prova dell’avvenuto pagamento dell’intera oblazione nella misura prevista dalla legge. Dopo 18 anni, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento rilasciò il Nulla Osta, subordinando però lo stesso alla condizione che venissero demoliti gli ultimi due livelli del fabbricato in questione ritenuti un “ostacolo alla visuale prospettica” ed elementi di “disturbo con l’ambiente tutelato”. I proprietari, assistiti dall’avvocato Girolamo Rubino si sono rivolti al Consiglio di giustizia amministrativa che ha accolto la tesi . Per effetto della sentenza i proprietari potranno finalmente conseguire la concessione in sanatoria e non saranno tenuti a demolire gli ultimi due piani dell’immobile.