Immigrazione, vigilanza su Scala dei Turchi, ma non solo. Lo scorso fine settimana i militari della Capitaneria di Porto Empedocle protagonisti del soccorso di un natante in difficoltà nelle acque di Zingarello e cercato, per più di tre ore, un bagnante che sembrava essere scomparso. E’ stato un week end “caldo” anche sul fronte delle attività volte a garantire la sicurezza in mare dei diportisti e dei bagnanti per i militari della Capitaneria di Porto Empedocle. Nella serata di sabato, dopo aver ricevuto una segnalazione al “Numero blu 1530”, i militari sono intervenuti, con le unità navali della Guardia costiera, per l’assistenza ad un natante in difficoltà a Zingarello, ad una distanza dalla costa di circa 250 metri. Nel tardo pomeriggio di domenica, invece, la motovedetta Sar Cp 860 e il gommone della Capitaneria Gc 111/B hanno cercato un bagnante che era stato ritenuto disperso tra Giallonardo e Le Pergole. L’allarme era stato lanciato dal gruppo di amici del giovane turista, uscito con la sua tavola Sup (la tavola con il remo ndr.), dopo aver lasciato il proprio telefono a terra. Dopo più di tre ore, il bagnante ritornava in spiaggia autonomamente. Non sapeva, naturalmente, che erano state avviate ricerche frenetiche – da parte della Guardia Costiera – perché lo si riteneva disperso.