L’ex sindaco di Camastra Angelo Cascià e il suo vice Vincenzo Urso potranno ricandidarsi a prossime tornate elettorali. I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno rigettato il ricorso presentato dal Ministero dell’Interno rispetto la sentenza del Tribunale civile di Agrigento che lo scorso anno aveva ritenuto candidabili i due esponenti politici camastresi. Tramite l’avvocatura dello Stato, il Viminale riteneva che Cascià e Urso non potessero più ambire a cariche politiche, alla luce dell’indagine antimafia “Vultur”, che portò allo scioglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose. Indagine nella quale sia Cascià che Urso non sono mai stati coinvolti. Oggi i giudici di secondo grado hanno dunque confermato la sentenza emessa dal Tribunale agrientino, respingendo gli argomenti addotti dal ministero dell’Interno. Cascià e Urso sono stati assistiti dagli avvocati Girolamo Rubino, Massimiliano Valenza e Mario La Loggia. A Camastra si voterà il prossimo ottobre.