A Porto Empedocle, all’interno dello stabilimento dell’ItalCementi, ha subito un incendio un camion – gru dell’impresa di manutenzioni “Abate Meccanica”. Il rogo è stato spento dai Vigili del fuoco. Il titolare, l’imprenditore Salvo Abate, è stato già bersaglio di alcune intimidazioni. Abate aderisce all’associazione antiracket “Libero Futuro” di Agrigento, e il presidente della stessa associazione, Gerlando Gibilaro, afferma: “L’associazione antiracket di Agrigento e la neonata Rete Nomafie esprimono solidarietà ad Abate e rivolgono un appello a tutto il mondo imprenditoriale sano affinché si affianchi a chi subisce ritorsioni e intimidazioni di tipo mafioso e decida finalmente di unirsi al movimento antiracket denunciando alle forze dell’ordine le imposizioni e le ritorsioni mafiose. Soltanto quando saremo in tanti e la denuncia sarà collettiva potremo porre fine alle imposizioni e ritorsioni mafiose.” Solidarietà alla “Abate Meccanica” esprime anche il segretario provinciale della Fim Cisl di Agrigento, Eduardo Sessa, che afferma: “Siamo e saremo sempre vicini a quei pochi coraggiosi e tenaci imprenditori sostenendoli affinché non venga meno quella carica motivazionale che fino ad ora li ha legati ad un territorio nel quale vogliono ancora credere sia possibile sviluppare nuove ipotesi di crescita ma senza tentativi di condizionamento di alcun tipo.”