Il gip del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha convalidato il fermo, eseguito dalla Guardia costiera di Licata, del presunto scafista tunisino C. C. di 42 anni. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere dell’indagato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo l’accusa, appunto, il tunisino avrebbe trasportato sulla spiaggia di Mollarella 12 migranti che sono stati poi bloccati, dalla polizia e dai carabinieri, e tasportati nell’ex hotel Villa Sikania di Siculiana.
Il quadro indiziario – ricostruito dai militari della Guardia costiera di Licata, alle dipendenze della Capitaneria di Porto Empedocle e sotto il coordinamento della direzione marittima della Sicilia Occidentale, comandata dal contrammiraglio Roberto Isidori – ha permesso appunto alla Procura di Agrigento di contestare al presunto scafista il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La custodia in carcere dello scafista tunisino ha consentito alla Procura Agrigentina, guidata dal procuratore Luigi Patronaggio, con il contributo della Guardia costiera, di infliggere un duro colpo ai trafficanti di migranti.