HomeAttualitàApparecchi ludici in zone sensibili, il Tar "boccia" il Comune di Palermo

Apparecchi ludici in zone sensibili, il Tar “boccia” il Comune di Palermo

Il Tar Sicilia Palermo pone un grosso paletto sul tema delle distanze minime dai “luoghi sensibili” per l’utilizzo degli apparecchi da gioco e gli orari di esercizio di tali attività. Il Tribunale amministrativo siciliano ha infatti accolto l’istanza cautelare promossa dagli avvocati Giorgio Troja, partner dello Studio Legale Cimino, e Valentina Castellucci, contro un’ordinanza del Sindaco di Palermo. Al primo cittadino il Tar intima di rivedere l’ordinanza entro 60 giorni. Secondo quanto reso noto dai legali “deve necessariamente sostanziarsi nel rilevamento di dati scientifici o statistici inerenti l’incidenza della diffusione della ludopatia e/o del gioco d’azzardo patologico nel Comune di Palermo, tali da evidenziare un pericolo attuale e concreto per lacollettività comunale, ed in particolare per le fasce sensibili (soggetti minorenni), a fronte di una previsione che riduce sensibilmente le ore di apertura delle sale gioco, e che, inevitabilmente, incide sull’attività lavorativa e d’impresa delle stesse. Il collegio giudicante ha specificato, che l’ordinanza impugnata sotto il profilo dei limiti distanziometrici non si applicherà agli esercenti che ad oggi svolgono attività imprenditoriale nel settore, sebbene i relativi esercizi commerciali siano ubicati ad una distanza inferiore di 500 mt dai luoghi definiti “sensibili” nell’ordinanza del sindaco, valendo solo per il futuro e non sussistendo ad oggi un danno attuale ma solo ipotetico”.

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