Il 5 luglio 2015 Daniela Catalano, eletta al Consiglio comunale con il Nuovo Centrodestra, in maggioranza con il sindaco Firetto, è stata eletta, con 22 voti, presidente del Consiglio comunale di Agrigento. Poi Raffaele Sanzo è stato eletto vice presidente vicario del Consiglio con 15 voti, e anche lui è della maggioranza essendo entrato a Sala Sollano tramite una delle liste civiche collegate a Firetto. E poi Gianluca Urso è stato eletto secondo vice presidente del Consiglio con 10 voti, ed essendo di Forza Italia è stato il rappresentante dell’opposizione nell’Ufficio di presidenza fin quando poco meno di tre mesi dopo, il 20 ottobre 2015, Urso è fuoriuscito da Forza Italia e ha aderito al Nuovo Centrodestra in forza alla maggioranza. E così nello stesso Ufficio di Presidenza, tra i tre componenti, nessuno più ha sollevato almeno una bandiera dell’opposizione. Adesso si è dimesso il vice presidente vicario, Raffaele Sanzo, e il coordinatore provinciale di Forza Italia di Agrigento, l’onorevole Vincenzo Giambrone, in prossimità del voto per eleggere il sostituto di Sanzo, lancia un appello al Consiglio comunale di Agrigento e afferma: “La rappresentanza dell’opposizione negli organi istituzionali è indice di democrazia e del valore di compartecipazione alla gestione della res pubblica”. E Giambrone spiega: “Finora l’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale di Agrigento è stato caratterizzato da una grave discriminazione a danno dell’opposizione, in quanto, oltre la presidente Catalano, e il vice presidente vicario Sanzo, anche il vice presidente, Urso, milita nella maggioranza, allorchè ha aderito ad Alternativa Popolare ex Ncd dopo essere stato eletto con Forza Italia. Pertanto, il Consiglio comunale ha adesso l’occasione per ristabilire un corretto e democratico principio di rappresentanza e di compensazione all’interno dell’Ufficio di Presidenza, correggendo l’attuale distorsione tramite l’elezione a vice presidente vicario del Consiglio di un consigliere di Forza Italia, come ristoro del caso Urso, al posto dell’ex consigliere Sanzo. Auspico che si proceda in tale direzione, in omaggio ai basilari principi di dialettica e di compartecipazione che sono a fondamento di una sana assemblea” – conclude Giambrone.