Sono iniziati ieri mattina, nel laboratorio del reparto scientifico dell’Arma, gli “accertamenti tecnici non ripetibili” disposti dal pubblico ministero della Procura di Messina, Roberto Conte, nell’ambito dell’inchiesta a carico di Antonio De Pace, il ventottenne calabrese finito in carcere dopo avere confessato l’omicidio della fidanzata, la studentessa di Favara, Lorena Quaranta, di un anno più giovane, avvenuto le notte fra il 30 e il 31 marzo a Furci Siculo, nel Messinese.
Con questo atto istruttorio la procura peloritana cerca di mettere meglio a fuoco la dinamica dell’omicidio che, a prescindere dalla piena ammissione dei fatti del ragazzo, presenta tanti aspetti da chiarire.