“Non possiamo accettare che le risorse più importanti della Sicilia vengano utilizzate come merce di scambio per prolungare la vita del Governo Regionale. Musumeci si dice felice dell’ingresso della Lega in giunta? Felice di cosa? Ma vogliamo conoscere cosa significa effettivamente il termine sviluppo? Vogliamo fermare l’emorragia di capitale umano e permettere che nella nostra prosperosa terra migliorino finalmente le condizioni economiche e sociali di tutti i cittadini Siciliani? Si fermino le solite miserabili dinamiche politiche.
Viceversa spalanchiamo le porte alla cultura, alla ricerca, allo sviluppo sostenibile. Affidiamo la gestione dei beni culturali ai giovani laureati siciliani, ai guru del turismo, ai professori universitari, agli esperti di marketing, agli imprenditori visionari, ai competenti, a chi ha scelto di rimanere nell’isola perché crede nelle sue potenzialità. Queste devono essere le prospettive per gli anni a venire.
Cosa rappresenta la Lega in Sicilia? Chi sono i suoi esponenti, quali competenze, quale visione? Se Musumeci crede veramente nella Sicilia come può affidare i nostri Templi, i nostri palazzi Normanni, i teatri greci, gli stucchi del Serpotta a quel partito che ancora oggi deride i meridionali e li apostrofa come inferiori.
C’è una soluzione. Esiste un solo un modo per dare dignità alle istituzioni e renderle utili allo sviluppo collettivo. Chiedo alla mia generazione, chiedo ai coraggiosi, chiedo a chi ha speranza di partecipare alla vita politica dei nostri territori. Metteremo alle spalle gli scambi di poltrone per sostenere la meritocrazia. Voglio immaginare un futuro di prosperità per la Sicilia, la parola chiave è l’amore per la nostra isola.”