Dopo il successo di affluenza e partecipazione alle primarie per l’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico, il sottosegretario alla Sanità, Davide Faraone, rilancia le primarie in Sicilia per la scelta del candidato a presidente della Regione. E nel corso della sua diretta su Facebook, invita il più ostico alle primarie, Rosario Crocetta, a partecipare, e a non impelagarsi ancora una volta in verifiche di maggioranza e ricomposizione di giunta. “Perché il tempo è scaduto”, e Faraone aggiunge: “Sento ancora parlare di verifiche di maggioranza, di ragionamenti sul gradimento di questo o quell’assessore, di ritocchi al governo: sono discorsi perfettamente inutili, pensiamo già alla prossima legislatura. Crocetta non deve chiedere ai segretari di partito una valutazione sul suo operato. Il giudizio sul suo lavoro lo affidi agli elettori, sottoponendosi al voto. Noi lanciamo le primarie, punto e basta. Le dovremmo convocare entro fine maggio per farle svolgere in una domenica di luglio. Porteremo 200 mila elettori alle primarie. Ci sarà anche un candidato del Pd di Renzi che ha dato a questo partito una prospettiva. Alle primarie io di certo non starò con Crocetta. Il centrodestra stava per montare i gazebo, ma li ha smontati un minuto prima di farlo. Il Movimento 5 Stelle ha un candidato scelto a Roma, che è Giancarlo Cancelleri. E i click sul sito non faranno altro che confermare la scelta romana” – conclude Faraone. Nel frattempo, Gaetano Armao, del Movimento Nazionale Autonomista, smentisce di avere partecipato e concluso un’intesa con Musumeci, Gibiino e Attaguile per candidare lo stesso Nello Musumeci a presidente della Regione, a fronte del no di Forza Italia e Cantiere Popolare allo svolgimento delle primarie di centrodestra. Armao sottolinea: “Non condivido il passo di Musumeci, persona di cui stimo impegno, coerenza e onestà. Non ho infatti partecipato alla conferenza di presentazione del candidato Musumeci e non ho firmato il documento programmatico. E considero invece strategico il patto con Forza Italia, perché solo uniti si può vincere alle Regionali.”