È il momento dell’avvio della Fase 2 e ciò senza indugio e con determinazione, tenendo conto che il tessuto economico della regione Sicilia si basa soprattutto sulle piccole e medie imprese. Questo non significa assolutamente che l’emergenza sia finita ma è necessario iniziare a rimettere velocemente in moto l’economia regionale.”
Lo affermano gli otto deputati regionali.
La Sicilia non può permettersi ulteriori rallentamenti, già di per sè in difficile stato a prescindere dall’emergenza coronavirus, gradualmente e nel rispetto della piena sicurezza, interpretando il nuovo DPCM per riaprire progressivamente alcune attività territoriali sul modello di quanto stanno facendo altre regioni.
Tutta una serie di attività – proseguono i parlamentari – che non richiedono assembramenti né spostamenti significativi come la piccola edilizia per la manutenzione ordinaria e straordinaria di ville e case e di tutte le attività che riguardano l’agricoltura così come la pesca, inoltre la manutenzione di ristoranti sulla spiaggia, chioschi e stabilimenti balneari, di natanti nei porti e nelle rimesse, nonché altre realtà economiche similari, sono da autorizzare insieme alla riapertura delle librerie, cartolerie e negozi per bambini.
Insieme a queste attività potrebbero essere incluse anche quelle piccole manutenzioni domestiche che richiedono il lavoro di una o al massimo due persone di cui molte delle quali si svolgono all’aperto.
Inoltre, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza porteremo avanti la proposta di riapertura dei cimiteri come segno di ritorno a una progressiva normalità degli affetti.
Si tratta di piccole misure per dare un minimo di fiato al tessuto delle micro e piccole imprese del nostro territorio ed avviarsi verso la ripartenza.
Ma ricordiamo: bisogna mantenere il distanziamento sociale. La fase 2 è sempre più vicina, a patto che si rispettino i divieti e si indossino le mascherine in attesa di un vaccino al quale stanno lavorando diversi laboratori di tutto il mondo .