Le Primarie del Partito Democratico hanno sentenziato la riconquista della segreteria nazionale da parte di Matteo Renzi. Le Primarie del Centrosinistra in Sicilia per la scelta del candidato presidente della Regione, a meno di imprevisti e nonostante il no ribadito da Crocetta, si svolgeranno. E Antonello Cracolici sarebbe pronto a dimettersi dall’assessorato all’Agricoltura per partecipare alla competizione con Davide Faraone e Giuseppe Lupo. Invece, le Primarie del Centrodestra in Sicilia per la scelta del candidato Governatore non si sono svolte a seguito della contrarietà al metodo di Forza Italia e di Cantiere Popolare. E i quattro ex candidati alle Primarie del 23 aprile scorso sono stati in assemblea permanente, meditando come procedere oltre. Nello Musumeci del movimento “Diventerà Bellissima”, Vincenzo Gibiino di Forza Italia, Angelo Attaguile della Lega Noi con Salvini, e Gaetano Armao del Movimento Nazionale Autonomista, hanno sancito un accordo poker, un’intesa a quattro, e il candidato presidente è il catanese, che nell’autunno 2012 sfidò Rosario Crocetta nella corsa a Palazzo d’Orleans. E lo stesso Nello Musumeci commenta: “E’ una tappa del percorso individuato a febbraio quando sei soggetti politici avevano puntato a celebrare le primarie. Poi qualche forza politica si è tirata indietro e certamente non può dettare ora l’agenda. Noi pensavamo che consultare i siciliani sui candidati fosse cosa utile ma c’è chi ancora pensa che la Sicilia sia ferma a trenta anni fa. La gente non vuole più sentire di un centrodestra che parla di veti e accordi fatti a tavolini. La gente vuole sapere se siamo capaci di costruire una coalizione alternativa al disastro del Pd e di Crocetta e alla demagogia del Movimento 5 Stelle. Adesso vogliamo aprirci alla società siciliana che aspetta un progetto alternativo. Ecco perché noi alle primarie abbiamo creduto davvero. Non possiamo essere liquidati adesso con battute del tipo ‘qualcuno ha fatto fughe in avanti’. Forse c’è qualcuno che ha fatto fughe all’indietro. Stiamo lavorando al programma. E’ certo che della coalizione non può fare parte chi sta sostenendo il governo Crocetta” – conclude Musumeci. Nel frattempo, in epoca di ampie intese e di proporzionale puro si lavora a coalizzarsi aggregandosi. E così è all’Assemblea regionale siciliana tra i gruppi parlamentari di “Alternativa Popolare” e “Centristi per la Sicilia”. Si tratta di 14 deputati a Sala d’Ercole che si sono stretti la mano dichiarando: “Il nostro è un percorso unico che parte da scelte condivise e passa per una linea politica unitaria, nelle istituzioni e sul territorio, fino alla presentazione di una lista comune a partire dalle prossime Regionali, con l’individuazione di un candidato autorevole alla presidenza. È il progetto – aggiungono – disegnato per il futuro del Paese, che abbiamo già condiviso con i leader nazionali, Angelino Alfano e Gianpiero D’Alia, riproiettandolo sul domani della nostra Isola, perché essa arrivi finalmente a occupare il posto di eccellenza che naturalmente le compete” – concluso e firmato dai due capigruppo D’Asero e Forzese che sottolineano: “Forti della nostra storia fatta di valori imprescindibili, non intendiamo aderire a schieramenti precostituiti, presentandoci piuttosto quali reali rappresentanti dell’area moderata che ha a cuore esclusivamente il domani della Sicilia, del suo rilancio, e della qualità della vita dei suoi cittadini.”