Il direttore dell’Azienda sanitaria di Agrigento, Giorgio Santonocito, a capo dell’Asp Roma 5 a Tivoli. Decreto di Zingaretti. Il Codacons: “E’ rinviato a giudizio”. La replica.
Giorgio Santonocito, adesso direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento e già a capo dell’ospedale “Garibaldi” di Catania, vola dalla Sicilia al Lazio. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, fratello minore del “commissario Montalbano” Luca, e segretario nazionale del Partito Democratico, ha nominato Giorgio Santonocito direttore dell’Azienda sanitaria Roma 5 di Tivoli. Il manager ha appena firmato il contratto per tre anni. A sua disposizione vi è una settimana di tempo per raccogliere ad Agrigento armi e bagagli, e poi a Tivoli assumerà servizio da lunedì 18 novembre. L’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, sul cui tavolo vi è la casella vuota della direzione dell’Azienda sanitaria di Agrigento, commenta: “Mi dispiace che il dottor Santonocito, apprezzato direttore generale, abbia deciso di lasciare Agrigento. Immagino che nella formazione manageriale di un dirigente di valore vi sia il desiderio di nuove esperienze in carriera. Gli auguro ogni successo e, dopo la formale cessazione del suo mandato, si provvederà alla nomina del nuovo direttore ad Agrigento secondo le norme nazionali vigenti” – conclude Razza. Nel frattempo, alla nomina di Giorgio Santonocito, formalmente risalente al relativo decreto emesso da Zingaretti lo scorso 5 novembre, si è opposto il Codacons. L’associazione per i diritti dei consumatori brandisce il rinvio a giudizio di Giorgio Santonocito da parte della Procura della Repubblica di Catania per un presunto caso di abuso d’ufficio. Il procedimento giudiziario, frutto di un esposto presentato dallo stesso Codacons, ruota intorno alla proroga di un incarico di medico esterno da 40mila euro conferito nel 2015 da Santonocito, direttore del “Garibaldi” di Catania, a Valentina Scialfa, poi nominata assessore allo sport nella giunta dell’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, e che non è coinvolta nelle indagini. E il Codacons, in un intervento stampa, rilancia così: “La notizia del rinvio a giudizio di Santonocito non ha evidentemente preoccupato nessuno. Non si spiega infatti come alla Commissione di esperti, e soprattutto a Nicola Zingaretti, possa essere sfuggita una simile notizia quando ha posto la sua firma alla nomina di Santonocito. A maggior ragione che il partito di cui è segretario oggi governa con un Movimento che del giustizialismo ha fatto un cavallo di battaglia”. Giorgio Santonocito replica: “Ho fatto un concorso, ed è andata bene. La politica non c’entra nulla. Avevo provato le selezioni anche in altre regioni. La mia è una scelta personale, familiare e professionale. E lascio la Sicilia anche con un po’ di dispiacere, visto che lavoro nella pubblica amministrazione siciliana da circa 20 anni. Ne approfitto per ringraziare l’assessore Razza che ha seguito passo passo la mia scelta e che sta davvero rinnovando la Sanità dell’Isola. Il procedimento giudiziario mi ha creato un danno, anche di immagine, ma ritengo che quella proroga al contratto sia assolutamente legittima. La dottoressa Scialfa era uno degli 800 medici del Garibaldi. Non aveva nessun particolare rapporto né con me, né con Enzo Bianco. Non a caso ho chiesto il rito abbreviato: sono assolutamente sereno riguardo al mio operato e spero che si possa fare chiarezza nel più breve tempo possibile”.