Lo scorso 30 ottobre le imprese titolari dell’appalto della nettezza urbana ad Agrigento, Iseda, Sea ed Ecoin, hanno sollecitato il Comune di Agrigento ad intervenire nelle sedi opportune perché l’impianto di conferimento di plastica, imballaggi e vetro, l’Ecoface a Ravanusa, spesso è chiuso ai mezzi carichi di rifiuti provenienti da Agrigento. In particolare – hanno sottolineato le imprese – è stato chiuso il giorno precedente, il 29 ottobre. Ebbene, quanto dichiarato dalle imprese Iseda, Sea ed Ecoin è smentito dall’avvocato Giuseppe La Rocca, rappresentante legale della Ecoface Industry, che afferma: “In data 29 ottobre la piattaforma Ecoface Industry srl, con sede operativa in zona Asi di Ravanusa, ha lavorato normalmente. Lo stesso giorno nell’impianto sono entrati regolarmente 12 compattatori che hanno scaricato: 6,220 tonnellate di carte, 4,230 tonnellate di vetro, 29,180 tonnellate di plastica e metalli. In particolare la società Sea ha scaricato 11,680 tonnellate di materiale, la società Iseda ha scaricato 16,870 tonnellate di materiale, e di queste 11,660, per conto del Comune di Agrigento. Il tempo medio occorrente per lo scarico dei compattatori è stato di 10 minuti. Tutto quello affermato dalle imprese risulta falso, tendenzioso e diffamatorio perché non corrisponde alla verità dei fatti e mira semplicemente a mettere sotto cattiva luce la Ecoface nei confronti dell’Amministrazione comunale di Agrigento. La leggerezza con cui il raggruppamento di imprese Iseda, Seap e Sea diffonde notizie false ed allarmistiche sul nostro lavoro, induce la Ecoface a ritenere che dietro a tali palesi falsità vi sia forse, si ribadisce forse, l’intento di indirizzare il Comune verso altre piattaforme. Al fine di tutelare la nostra immagine non lasceremo passare impunemente altre infamanti accuse che saranno addebitate nelle opportune sedi”.
La Ecoface Ravanusa smentisce Iseda, Sea ed Ecoin
