“La Sicilia ce la può fare nonostante le cose che dice il signor Giletti”: il presidente della Regione, Musumeci, polemico contro “Non è l’Arena”. E la Lo Curto bussa all’Agcom.
Il presidente della Regione ha inaugurato il porticciolo di Sant’Erasmo a Palermo. E in occasione del taglio del nastro, Musumeci ha tagliato i ponti con Massimo Giletti e “Non è l’Arena” su La 7. In ragione delle ricorrenti polemiche contro l’ossessione negativa della Sicilia che caratterizzerebbe “Non è l’Arena”, il governatore della Sicilia si ribella e si sfoga così: “Sarebbe bello se assieme alle tante cose che non funzionano in Sicilia, il signor Giletti potesse guardare anche alle cose che funzionano, alle eccellenze, agli sforzi dell’amministrazione. Un giornalista fa il suo lavoro, però parlare sempre delle cose che non funzionano… Io mi accontenterei che, su tre programmi, due fossero dedicati alle cose che non funzionano, perché diventano stimolo e denunce, e uno dedicato alle cose che funzionano. Altrimenti demonizziamo questa terra e la facciamo diventare un inferno”. Poi Nello Musumeci si anima ancora di più e rincara la dose così: “Questa terra ce la può fare, nonostante quello che dice il signor Giletti. Io non vado nelle trasmissioni dove si fanno salotti per compiacere conduttori che guadagnano 250mila euro l’anno. Preferisco rimanere al mio posto di lavoro e cercare di fare qualcosa per la Sicilia. Nonostante gli sciacalli, nonostante le iene e nonostante le cornacchie svolazzanti. Questa è una terra che non ha bisogno di ipercritici ma di gente che si rimbocca le maniche”… intervento Musumeci in onda al Videogiornale di Teleacras…
Nel frattempo, tra i tanti casi che avrebbero testimoniato tale asserita acredine verso la Regione Sicilia, e che hanno coinvolto soprattutto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana, ha inviato una lettera al presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava. E la Lo Curto ha scritto: “Onorevole Fava, le chiedo un intervento presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per la deliberata azione denigratoria nei confronti della Sicilia posta in essere nella trasmissione televisiva de La7, ‘Non e’ l’Arena’, nella puntata di domenica 6 ottobre”. E che è successo? E’ successo che imprenditore lombardo, Gianluca Brambilla, ha pronunciato frasi dal tenore razzista nei confronti delle popolazioni meridionali e, in particolare, contro i siciliani, descritti come soggetti “geneticamente inferiori”. Ed Eleonora Lo Curto, nella lettera a Claudio Fava, aggiunge: “Tali affermazioni sono fortemente lesive della dignità del nostro popolo, e ancor più dei principi costituzionali di uguaglianza di tutti i cittadini italiani che sono posti a fondamento della nostra Repubblica”.