Ad Agrigento, al palazzo di Giustizia, lo scorso primo marzo, la pubblico ministero Alessandra Russo, in occasione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione a carico dell’avvocato Francesca Picone, e ad 1 anno e 4 mesi di reclusione a carico della sorella Concetta Picone. Il giudizio, in abbreviato, ruota intorno a dei compensi legali che sarebbero stati pagati da disabili, e che, secondo la Procura, sarebbero stati indebiti. Ebbene, nel corso dell’ultima udienza è intervenuto l’avvocato Giuseppe Arnone, che è parte civile nell’interesse di uno dei disabili, Antonino D’Agostino. Arnone, nel corso della propria arringa, si è associato alle richieste di condanna da parte della Procura, ha chiesto una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro a favore del proprio assistito.