Dopo la frana di un costone roccioso in contrada Vincenzella a Porto Empedocle. L’intervento della sindaca Carmina e i lavori in corso a rimedio.
A Porto Empedocle è franata una parte del costone roccioso in contrada Vincenzella, già con precedenti franosi e avvisaglie dello stesso genere. La frana, tra circa 800 tonnellate di detriti, è scivolata su via Lincoln e non ha provocato danni. Dieci famiglie sono state precauzionalmente evacuate dal complesso residenziale dove si contano complessivamente 47 appartamenti. Dopo quanto accaduto la sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina, commenta: “Il complesso residenziale è stato realizzato secondo il piano regolatore anni addietro. I vincoli sono arrivati soltanto successivamente. Non escludiamo che in cima possano esserci allacci abusivi di scarichi di acque bianche. Una ventina di giorni addietro, dopo la segnalazione di alcuni massi caduti per strada, la zona è stata transennata, evacuando il piano terra che adesso è stato investito dalla frana. Sopra la zona interessata dalla frana ci sono alcune case, il rischio adesso è che precipitino a valle. Il complesso residenziale è stato realizzato prima che arrivassero i vincoli e la zona fosse inserita nel Pai, il Piano per l’assetto idrogeologico. Nel passato si è costruito in modo dissennato e probabilmente una scelta più oculata avrebbe dovuto dissuadere dal costruire a ridosso di una montagna. Adesso bisognerà verificare anche se le case costruite sulla montagna sono in regola. Non escludiamo che possa esserci qualche abitazione abusiva. Come si fa a rilasciare una concessione edilizia a cinque metri da un costone franoso anche se ancora non c’era il vincolo idrogeologico? Lo stabile, infatti, è in piena zona R4, cioè quella con il massimo rischio. Sarebbe bastato un po’ di buonsenso”.