La Procura della Repubblica di Agrigento ha disposto, e il medico legale ha eseguito l’ispezione cadaverica su Salvatore Scannella. Il dipendente dell’Anas morto precipitando col suo ultraleggero sarebbe deceduto, in attesa della relazione ufficiale entro 30 giorni, per le gravi lesioni al cranio e all’addome. Appena l’esame è stato concluso, la salma, custodita nell’obitorio del cimitero di Favara, è stata restituita ai familiari, a Campofranco. E così come è stato previsto, in mancanza della scatola nera, è stata la telecamera, montata a bordo dell’aereo, agganciata sul retro del velivolo per registrare un video sul tracciato in cantiere della statale 640, a registrare anche, suo malgrado, il video dell’incidente, che è stato visionato dagli indaganti. E dunque, l’aeroplano sarebbe entrato in rotta di collisione con un tirante dell’energia elettrica, e a seguito dell’impatto è stato sbalzato in su e poi è ricaduto in giù, in verticale, con l’anteriore in avanti, in picchiata sulla strada statale 640, dove martedì prossimo, 28 marzo, è atteso il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, in occasione della cerimonia di inaugurazione del raddoppio della carreggiata del lotto agrigentino della cosiddetta “Strada degli Scrittori”. Il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, renderà gli onori di casa al ministro originario di Reggio Emilia, e che già lo scorso 16 novembre, insieme all’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, visitò la 640 sul versante di Caltanissetta per benedire altre opere da 470 milioni di euro. Infatti, complessivamente la 640 si snoda lungo 60 chilometri: 31 chilometri sono nel tratto agrigentino, da Agrigento a Canicattì, e gli altri 29 nel tratto nisseno, da Canicattì a Caltanissetta. Il taglio del nastro conclusivo ricorre 8 anni dopo la posa della prima pietra, posata per velocizzare la corsa verso l’aeroporto di Catania e Palermo, e per recuperare in sicurezza l’ex “strada della morte”, la 640 che vanta un macabro primato. Tra tante croci disseminate ovunque anche un incidente con 14 morti, tutti in un colpo. Il 18 luglio del 1979. Un giorno di festa, un matrimonio, due famiglie su due automobili, 14 persone, anche 2 bambini, e poi 14 bare.