A Caltanissetta, al palazzo di giustizia, innanzi al Tribunale impegnato nel processo ordinario nell’ambito dell’inchiesta “Montante”, il ministero dell’Interno è stato citato quale responsabile civile da alcune delle parti civili, i giornalisti Gianpiero Casagni, Enzo Basso e Graziella Lombardo, nonchè dall’imprenditore Pietro Di Vincenzo. La prossima udienza del processo, a carico, tra gli altri, dell’ex presidente del Senato Renato Schifani, del tributarista Angelo Cuva e l’ex direttore dell’Aisi servizi segreti Arturo Esposito, è stata aggiornata al prossimo 25 marzo. Nel frattempo, lo stesso Tribunale, presieduto dal giudice Francesco D’Arrigo, ha respinto le eccezioni di incompetenza territoriale sollevate dalle difese e ha ribadito che il processo proseguirà a Caltanissetta, così come già sancito dalla Cassazione per il processo abbreviato in cui è imputato Antonello Montante. Gli avvocati difensori hanno inoltre sollevato delle eccezioni di incompatibilità del Tribunale di Caltanissetta, con richiesta di trasferimento a Catania, perchè fra coloro che si sono costituiti parte civile vi è anche il magistrato Nicolò Marino, che prestò servizio alla procura di Caltanissetta. Il Tribunale si è opposto rilevando che Marino nel dicembre del 2012 assunse lo stato di aspettativa dalla Procura nissena.