La Cassazione respinge la richiesta di trasferimento ad altro Giudice del processo a carico di Antonello Montante. Il dibattimento prosegue a Caltanissetta. I dettagli.
Lo scorso 7 gennaio, alla prima udienza del 2019 dopo la pausa natalizia, i difensori di Antonello Montante, gli avvocati Carlo Taormina e Giuseppe Panepinto, hanno chiesto al Tribunale di Caltanissetta, spiegandone le ragioni in oltre 50 pagine, il trasferimento del processo ad altro Giudice per “grave incompatibilità ambientale” dei magistrati di Caltanissetta. E gli avvocati Taormina e Panepinto hanno argomentato così: “Non è possibile che i magistrati che hanno vissuto in simbiosi con il dottor Montante, elogiandolo anche in occasione delle inaugurazioni dell’anno giudiziario, possano essere gli stessi che oggi abbiano la possibilità di giudicarlo nella consapevolezza che sarebbero stati essi stessi concorrenti nel reato che gli viene contestato. Il processo non si può celebrare a Caltanissetta, perché c’è un pregiudizio dei magistrati nisseni con cui l’ex leader di Confindustria ha condiviso per 12 anni il compimento di proficue attività antimafia e rapporti personali, fino alla familiarità, e ciò non permette serenità di giudizio”. Ebbene, adesso la sesta sezione penale della Cassazione ha respinto la richiesta di rimessione per legittimo sospetto. Il processo prosegue innanzi alla giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Caltanissetta, Graziella Luparello, all’udienza di sabato prossimo 23 febbraio. Nel corso della requisitoria, il procuratore generale in Cassazione, Roberto Aniello, si è strenuamente opposto alla tesi dei difensori di Antonello Montante, e ha ribadito: “Nessun condizionamento ambientale ricorre nel tribunale di Caltanissetta, che ha sempre dimostrato, con fatti e atti, serenità di giudizio e imparzialità”. Gli odierni imputati, giudicati in abbreviato, sono sei: insieme ad Antonello Montante vi sono l’ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, il colonnello Gianfranco Ardizzone, il sostituto commissario di Polizia Marco De Angelis, il questore Andrea Grassi, il capo della security di Confindustria Diego Di Simone Perricone, ed il dirigente regionale Alessandro Ferrara. Nel frattempo, la stessa giudice Luparello ha disposto un ulteriore trasferimento di Antonello Montante, attualmente detenuto nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento e, prima ancora, nel carcere “Malaspina” a Caltanissetta. Infatti, secondo quanto emerso da una perizia sulle condizioni di salute di Montante, commissionata dal Tribunale, il carcere di Agrigento è stato ritenuto dal giudice non compatibile con lo stato di salute dell’ex presidente di Confindustria Sicilia. Adesso a scegliere un carcere idoneo sarà il Dap, il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria.