A Porto Empedocle precipita anche sotto il profilo sociale, oltre che igienico e sanitario, lo sciopero ad oltranza, da lunedì 11 febbraio, dei netturbini, che rivendicano il pagamento delle spettanze arretrate. Per raccogliere i rifiuti l’amministrazione comunale si è rivolta ad un’altra impresa, alternativa all’attuale Realmarina. Ebbene, quando i mezzi dell’impresa alternativa sono entrati in città si è scatenato il parapiglia, tanto che sono intervenute le forze dell’ordine, tra Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza al fine di scongiurare incidenti. Nei tumulti sono stati coinvolti anche alcuni componenti della giunta presieduta dalla sindaca, Ida Carmina, che ha telefonato al Prefetto e ha commentato: “Non è possibile che avvengano fatti di questo tipo. Lo Stato deve intervenire, la città non può rimanere ostaggio di pochi”.