Approvato alla Camera, con parere favorevole del governo, un ordine del giorno per rateizzare in 30 anni l’intero disavanzo della Regione Sicilia. In bilico i tagli al bilancio.
Il disavanzo della Regione Sicilia, che sarebbe stato ereditato dalla precedente legislatura, ammonta a 2 miliardi e 143 milioni di euro, come accertato dalla Corte dei Conti. La Regione ha ottenuto dallo Stato la rateizzazione di 1 miliardo e 600 milioni di euro in 30 anni, con rate da 53 milioni di euro all’anno. I 543 milioni di euro mancanti all’appello sono invece da pagare in 3 anni, e la prima rata da 200 milioni di euro nel 2019. Ecco perché sono stati progettati severi tagli al Bilancio della Regione. Nel frattempo, per tentare di rimediare, l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha scritto una lettera al ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e ha chiesto che anche i 543 milioni di euro siano compresi nella rateizzazione a 30 anni. Ancora nel frattempo, in occasione dell’esame del disegno di legge cosiddetto “Semplificazioni”, ovvero un “contenitore” al cui interno è stato inserito tutto ciò che è saltato fuori dalla Finanziaria 2019 o che si intende modificare al testo della stessa Finanziaria, alcuni deputati di Forza Italia hanno proposto un emendamento al fine di consentire a tutte le Regioni di Italia di rateizzare in 30 anni l’intero disavanzo, comprendendo, quindi, di conseguenza, anche il macigno dei 543 milioni di euro sul groppone della Regione Sicilia. Altrettanto nel frattempo, alla Camera il decreto “Semplificazioni” è stato votato favorevolmente, e il vice ministro allo Sviluppo Economico, Dario Galli, ha reso parere favorevole ed è stato approvato un ordine del giorno presentato dal deputato siciliano della Lega, Alessandro Pagano. Si tratta dell’impegno assunto dal Governo ad ampliare l’ambito applicativo della legge di bilancio 2019, al fine di estendere il recupero in 30 anni anche del maggiore disavanzo di esercizio recentemente accertato sul bilancio della Regione Sicilia dalla Corte dei Conti. Così annunciano due responsabili regionali di altrettante sigle sindacali del trasporto locale, il presidente di Asstra Sicilia Claudio Iozzi e di Anav Sicilia Antonio Graffagnini. E Iozzi e Graffagnini commentano: “Il Governo ha mostrato pronta attenzione rispetto ad istanze che da più parti politiche si sono espresse per garantire l’integrità della gestione del bilancio regionale. Asstra ed Anav Sicilia hanno sensibilizzato le forze politiche nazionali, avuto riguardo in particolare alla necessità di non penalizzare il settore del trasporto pubblico all’interno della Regione. Prossimamente, quindi, con gli adeguati strumenti legislativi, potrà essere liberato spazio finanziario nel bilancio della Regione evitando così la paralisi del trasporto pubblico locale esercitato tramite bus e tram, nonché degli altri settori economici toccati dal taglio operato nel disegno di legge stabilità regionale 2019. Auspichiamo che tutte le forze politiche dell’Assemblea Regionale Siciliana prendano atto dell’importante impegno governativo nazionale e provvedano, già dalla prossima settimana, a ripristinare il corretto stanziamento per le aziende del trasporto pubblico locale, a tutela di servizi essenziali per i cittadini”.