Fumata bianca all’Assemblea dei Soci del Consorzio universitario di Agrigento. Approvate le modifiche allo Statuto, condizione per l’applicazione della riforma.
Dietro le quinte si è vociferato che lo stallo nella riunione dell’assemblea dei soci del Consorzio universitario di Agrigento fosse provocato dal disaccordo tra i due soci che compongono l’assemblea, ovvero Camera di Commercio e Comune di Agrigento. E che il commissario della Camera di Commercio nominato dalla Regione non avesse risposto presente all’appello alla convocazione di giovedì 17 gennaio in ragione di tale disaccordo. Nel frattempo il commissario ha smentito che fosse in atto uno scontro più o meno di potere, ed ha assicurato la propria presenza alla seconda convocazione. E così è stato. La promessa è stata mantenuta, e Camera di Commercio e Comune di Agrigento sono promessi sposi. E che siano promessi sposi o compromessi sposi poco importa: l’importante è che siano state votate e approvate le tanto attese modifiche allo Statuto del Consorzio universitario di Agrigento, condizione essenziale per applicare anche ad Agrigento la riforma dei Consorzi tracciata dalla Regione, e per ottenere, di conseguenza, ulteriori finanziamenti da “mamma Regione” e l’attivazione di nuovi corsi di laurea da “mamma Università di Palermo”. La modifica statutaria accende il semaforo verde al diverso assetto della gestione del Consorzio universitario disegnato dalla riforma: infatti, il presidente del Cua sarà nominato dalla Regione, il vicepresidente sarà nominato dal socio di maggioranza che, nel caso di Agrigento, è il Comune, e poi un altro vicepresidente sarà nominato dall’Università di riferimento, che nel caso di Agrigento è Palermo. E l’Università di Palermo, come ha appena ribadito il Rettore, Fabrizio Micari, attiverà, già dal prossimo anno accademico 2019-2020, i corsi di laurea triennali in Economia e Scienze aziendali, Scienze dell’educazione, Architettura e Ambiente Costruito. Sarà confermato Servizi Sociali e si lavora per ripristinare Giurisprudenza. Contestualmente all’approvazione delle modifiche allo Statuto, l’attuale Consiglio di amministrazione agrigentino, presieduto dal professor Pietro Busetta, avrebbe dovuto dimettersi ma, in attesa della conclusione tecnica della procedura, è stato deciso di mantenere le cariche di rappresentanza per evitare altre difficoltà. In occasione dell’assemblea dei soci, il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, ha proposto l’intitolazione del Consorzio ad Empedocle.