Il consiglio comunale di Agrigento ha approvato il bilancio di previsione del 2018. Preventivato un impegno di spesa di quasi mezzo milione di euro di debiti fuori bilancio.
Il consiglio comunale di Agrigento ha ratificato la proposta di bilancio di previsione per il 2018 da parte della giunta. Lo strumento contabile lo si approva in teoria entro il 31 marzo dell’anno la cui spesa si intende prevedere, ma adesso, però, al 28 dicembre vi è poco se non nulla da discutere: lo si approva e basta. E così è stato, a fronte anche delle diffide commissariali a non scherzare con il fuoco, perché altrimenti sarebbero divampate le conseguenze. Al primo voto è stato semaforo verde: hanno votato a favore 10 consiglieri comunali, 5 si sono astenuti e 3, invece, hanno votato no. E i tre contrari sono stati Marco Vullo e Angelo Vaccarello, di “Uniti per la città”, e Marcella Carlisi, del Movimento 5 Stelle. Ad astenersi sono stati i consiglieri comunali di Forza Italia e di Pensiero Libero, e l’astensione è stata propizia e utile al fine della conta complessiva dei voti validi a rendere valida la votazione. Altri consiglieri comunali si sarebbero allontanati da sala Sollano più o meno in sordina al fine, verosimilmente, di non votare no e provocare gravi zizzanie, della serie “a Natale si è tutti più buoni”. Nel corso del dibattito, tecnici contabili e amministrazione comunale hanno giustificato il ritardo nel deposito in consiglio del bilancio di previsione 2018 adducendo problemi organizzativi insorti a seguito dell’ormai cronica incertezza sui fondi a disposizione, legata soprattutto all’altrettanto incerta entità dei trasferimenti dalla Regione e dallo Stato. Poi, tra il tanto altro, ha pesato da ultimo il parere negativo reso dai revisori dei conti nell’anticamera del consiglio comunale per ravvisati squilibri finanziari. Capodanno, brindisi e auguri? No, anzi, a gelare i già intirizziti amministratori a lavoro nell’ex convento di San Domenico è stato il dirigente degli Affari Legali che ha sommato uno dopo l’altro tutti i debiti fuori bilancio riconosciuti mensilmente dai consiglieri comunali, e ha prospettato un impegno di spesa prossimo venturo per pagarli di ben 449mila e 363 euro. Il 2019 sarà un altro anno di battaglia campale per fugare lo spettro del dissesto finanziario. La città si è appiattita su una condizione di stallo in pre-dissesto, e per i cittadini contribuenti non vi è alcun spiraglio di risvolti positivi se non una rigida e parsimoniosa ordinaria amministrazione. Questo passa il convento… di San Domenico.