HomeCronacaAncora terra bruciata intorno a Matteo Messina Denaro

Ancora terra bruciata intorno a Matteo Messina Denaro

I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno eseguito delle perquisizioni a carico di 25 indagati ritenuti, a vario titolo, fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro. Le attività investigative, con l’impegno di circa 200 carabinieri, rappresentano un’ulteriore fase delle indagini del Ros per la cattura del superlatitante attraverso il progressivo depotenziamento dei circuiti di riferimento e il depauperamento delle risorse economiche del gruppo criminale. I militari hanno inoltre sottoposto a stato di fermo Matteo Tamburello, presunto esponente di spicco della famiglia di Cosa Nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. L’inchiesta ruota intorno ai mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e di Castelvetrano nel cui ambito sono state documentate interlocuzioni intrattenute da Tamburello con soggetti riconducibili al reggente del mandamento di Castelvetrano, Gaspare Como, cognato del latitante Matteo Messina Denaro, arrestato dal Ros lo scorso aprile nell’ambito dell’operazione cosiddetta “Anno zero”.

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