Ancora dipendenti pubblici presunti parassiti nell’occhio del ciclone giudiziario. La Guardia di Finanza ha arrestato ai domiciliari 11 dipendenti dell’assessorato regionale alla Salute a Palermo in piazza Ziino. Ad altri 11 è stato imposto l’obbligo di firma e altri 20 sono stati denunciati in stato di libertà. Secondo la Procura di Palermo dalle indagini è “emersa una consolidata prassi di assenteismo ingiustificato” con “presenze fittizie debitamente e furbescamente certificate”. Gli indagati, grazie alla mutua collaborazione fra loro, tramite lo scambio dei badge e l’utilizzo improprio dei computer aziendali, sono riusciti in modo sistematico ad attestare false presenze. Molti dipendenti, mentre risultavano in servizio, erano invece soliti recarsi al lavoro con circa 3 ore di ritardo, occuparsi di faccende private, come per esempio la spesa o il parrucchiere e in taluni casi anche andare fuori Palermo. La Guardia di Finanza, con pedinamenti, riscontri sul territorio e tramite l’utilizzo di microspie, ha accertato più di 400 ore fraudolentemente attestate, ma in realtà mai rese. I reati contestati loro, a vario titolo, sono truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false attestazioni e certificazioni.