Le Province in ritardo, e i Comuni senza fondi: studenti disabili a casa per mancanza del servizio di assistenza a scuola. Il caso di due bambine di Aragona.
La Sicilia dei ritardi e del diritto allo studio negato ai disabili. Nelle Province, oggi Liberi consorzi comunali, probabilmente si è ignorato che il primo giorno di scuola ricadesse a settembre, e così, al suono della prima campanella, i signori delle Province, al rientro dalle ferie estive, sono stati impreparati a rendere puntualmente operative le procedure per finanziare l’ingaggio del personale per il trasporto e l’assistenza scolastica degli studenti disabili nelle scuole superiori. E la conseguenza è stata che, ad esempio, tra Palermo e provincia oltre 400 studenti disabili sono stati e sono costretti a casa, a meno che i genitori non abbiano loro la possibilità di accompagnarli e assisterli a scuola. E alla Provincia di Palermo, per giustificarsi, hanno balbettato le solite manfrine del tipo: “Aspettiamo 3 milioni di euro dalla Regione, utilizziamo dei residui dell’anno scorso, avvieremo i primi servizi al più presto”. E le associazioni di tutela dei disabili hanno replicato ai signori delle Province: “E perché non vi siete preoccupati per tempo? Forse non eravate a conoscenza che a settembre inizia la scuola?” E poi altre vergogne e vigliaccherie di Sicilia: nelle scuole inferiori, quindi, infanzia, elementari e medie, la competenza per l’assistenza scolastica degli studenti disabili è stata delle Province. Poi, a seguito della fallimentare riforma delle Province del governo Crocetta, tale competenza è stata scaricata sui Comuni. I Comuni sono tutti sull’orlo del precipizio del dissesto finanziario, e non sono in grado di sostenere il servizio di assistenza ai disabili. E così, tra i tanti altri esempi, due bambine di Aragona, una all’infanzia e un’altra in prima media, che sono sorde figlie di un sordo, Vincenzo Salamone, a scuola sono senza l’assistente che traduce le lezioni con il linguaggio dei segni per i sordi. Vincenzo Salamone si è rivolto al Comune di Aragona e la risposta è stata che mancano i soldi e che, forse, il servizio sarà attivato a febbraio…intervista Vincenzo Salamone al Vg…