La Regione Sicilia ancora ultima in Italia per la spesa dei fondi europei. Corsa contro il tempo a fronte della scadenza del 31 dicembre prossimo.
La Sicilia è ancora ultima in Italia nella spesa dei fondi europei. E il regolamento europeo impone che i finanziamenti 2014-2018 siano restituiti al mittente se la destinataria Sicilia non impegnerà le somme a disposizione entro il 31 dicembre 2018. La ministra per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, del Movimento 5 Stelle, conferma ma nutre ancora fiducia, e le sue parole sono: “È vero, la Sicilia è quella che presenta maggiori criticità, ma siamo riusciti a recuperare oltre la metà del ritardo e forse riusciremo a recuperare qualcosa di più”. Parte della responsabilità è anche della mancanza di capacità nelle amministrazioni locali e regionali a progettare, e bandi e fondi sono possibili solo in presenza di progetti. Ecco perché la ministra Lezzi ha deciso di inviare in Sicilia dei consulenti tecnici che sopperiscano a tali lacune. E spiega: “L’agenzia per la Coesione territoriale, che è l’agenzia nazionale che si occupa della spesa dei fondi strutturali, possiede tantissimi consulenti con contratti tra i sei e i sette anni. Abbiamo deciso che l’Agenzia debba andare nei territori per stare a fianco delle Regioni e dei Comuni. In questa programmazione dobbiamo occuparci dell’accelerazione della spesa. Nessuno deve avere alibi. Con la Sicilia abbiamo fatto così: abbiamo fatto un patto a tre che vede come firmatari me, la commissaria europea per la coesione Corina Cretu, e il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Tutti e tre ci siamo impegnati e abbiamo messo la faccia per recuperare 800 milioni di spesa entro il 31 dicembre” – conclude. Inoltre, nell’ambito dei fondi europei, alla Sicilia per l’assistenza tecnica sono destinati 153 milioni di euro. E il governo Musumeci ha annunciato che intende usare tali fondi per arruolare, tramite il Formez, un centinaio di consulenti da affiancare ai dipartimenti che gestiscono i fondi europei, al fine di elevare quantità e qualità della spesa. I fondi europei capaci di alimentare di speranza le sorti della Sicilia sono quattro: il fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il fondo sociale europeo (Fse), il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp).