CanicattìAd Agrigento, al palazzo di giustizia, accogliendo quanto richiesto dal procuratore aggiunto, Salvatore Vella, la giudice per le udienze preliminari, Luisa Turco, ha rinviato a giudizio il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, e il suo predecessore, Vincenzo Corbo, imputati di abuso d’ufficio perché, avallando il trasferimento di una dipendente, le avrebbero consentito di guadagnare un maggiore stipendio non dovuto costringendo una collega a un maggiore carico di lavoro nello stesso ufficio con la stessa retribuzione. L’ipotesi di reato trae origine da due nulla osta, firmati il 19 novembre del 2014 da Corbo e il 20 ottobre del 2016 da Di Ventura, per il trasferimento di una dipendente, con la qualifica di “funzionario avvocato” all’azienda “Ospedali riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo” per due annualità. Così agendo avrebbero procurato alla dipendente trasferita un ingiusto vantaggio patrimoniale per lo stipendio superiore, e un danno ingiusto alla dipendente che restò nell’ufficio del Comune di Canicattì allorchè si è dovuta sobbarcare un maggiore carico di lavoro.