Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, interviene nell’ambito del dibattito sulle prospettive del viadotto Morandi ad Agrigento. Cimino afferma: “Dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, l’onda emozionale e la paura hanno fatto sì che diventasse pressante l’abbattimento del nostro ponte Morandi. Ebbene, il nostro ponte può essere abbattuto soltanto se, attraverso opportune indagini e diagnosi, si accerta effettivamente la non appropriatezza di interventi di manutenzione straordinaria. Viceversa, non possiamo pensare di abbattere il ponte se, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, questo può essere ancora utilizzato. La demolizione ha, forse, un costo superiore alla manutenzione straordinaria e, tra l’altro, non potremmo mai riportare il paesaggio così come era prima della sua realizzazione. Il danno ambientale è stato già commesso e non potrà essere recuperato. L’eventuale abbattimento del ponte Morandi deve dipendere da valutazioni tecniche e non sentimentali”.