Il coordinatore dell’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, Claudio Lombardo, interviene nel merito del dibattito sul futuro del viadotto Morandi ad Agrigento, e afferma: “L’Anas ha pronti 30 milioni di euro per il recupero conservativo in sicurezza del viadotto Morandi. Siamo contrari. Il calcestruzzo ha una vita media di circa 70 anni. E’ assurdo spendere tale enorme cifra su un malato terminale di 50 anni, che ha una prospettiva di vita molto limitata. Molto meglio è invece spendere le somme per progettare e costruire una viabilità moderna ed a raso, che avrebbe un impatto paesaggistico vicino allo zero. Nel frattempo: come abbattere il viadotto Morandi? Con quali soldi? E dove smaltire l’enorme quantitativo di cemento? Le spese di demolizione dovrebbero essere a carico di Stato e Regione, autori dell’obbrobrio dentro la Valle dei Templi di Agrigento. A finanziare la demolizione potrebbero concorrere anche i visitatori della Valle dei Templi, pagando 1 o 2 euro in più sul biglietto. I quantitativi di cemento frutto della demolizione potranno essere utilmente impiegati per l’allungamento del porticciolo turistico di San Leone, per costruire una diga innanzi al porto turistico di Siculiana, e poi per costruire piramidi in calcestruzzo da abbandonare in mare per stroncare la piaga della pesca a strascico”.
