Ad Agrigento, come è evidente, anziché preoccuparsi di rendere sicure le strade e migliorare la scorrevolezza della viabilità, si verniciano di giallo alcune strade con grave dispendio di denaro perché il giallo si è dissolto dopo pochi giorni, oppure si lanciano proclami su chiusure e pedonalizzazioni di altre strade. In proposito interviene il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, che afferma: “E’ assolutamente impensabile che Agrigento continui a ricevere proclami su chiusure di strade per renderle ciclabili, e che nulla hanno a che vedere con la fruibilità della città da parte dei suoi abitanti. Agrigento appartiene ai suoi cittadini. Il progetto di chiudere viale La Loggia, utilizzando un concorso di idee, per trasformarlo in pista ciclabile e area pedonale, è irrealizzabile. La chiusura al traffico veicolare, di fatto, congestionerebbe la circolazione stradale urbana senza pensare che, attualmente, la città è isolata dal resto della provincia. Così come è impensabile ed inattuabile, pedonalizzare via Passeggiata Archeologica. Ci siamo opposti, già negli anni precedenti, a questi progetti e continueremo a farlo perché il rischio è di isolare la città dai suoi quartieri satelliti. E questo, è un processo inverso rispetto all’avvicinamento dei quartieri satelliti e della Valle dei Templi alla città. Agrigento appartiene ai suoi cittadini. Invece di pensare a chiudere le strade, occorre intervenire per il ripristino di tutte le strade carrabili urbane. Gli Architetti di Agrigento, lo chiedono con forza. Inoltre, siamo contrari all’utilizzo dei concorsi di idee che servono solo a far lavorare inutilmente i colleghi senza poi ricevere l’incarico di progettazione”.