Alcuni sindaci hanno denunciato alla Regione speculazioni sul conferimento dei rifiuti organici differenziati. I dettagli e i provvedimenti adottati.
Alcuni sindaci siciliani hanno denunciato alla Regione presunte speculazioni sul trattamento dei rifiuti organici. Si tratta di sindaci di Comuni che hanno giacenze da smaltire, e sono costretti a pagare di più affidandosi a operatori privati o a piattaforme autorizzate. E che poi avrebbero scoperto che i loro rifiuti sarebbero stati conferiti negli stessi impianti di compostaggio dove avrebbero voluto conferire loro, ma non hanno potuto conferire perché gli è stato risposto che l’impianto è saturo. Un esempio per comprendere meglio: sarebbe come quanto sarebbe altrettanto accaduto spesso nella sanità, quando negli ospedali pubblici si risponde che la tac manca, non funziona, ha un guasto in riparazione o che le prenotazioni sono in lista d’attesa per mesi, dirottando il paziente nelle strutture private e pagare di più. Infatti, i sindaci hanno spiegato alla Regione di non trovare spazio in nessun impianto mentre rivolgendosi a una piattaforma privata o autorizzata hanno reperito subito il sito in cui conferire i rifiuti ma a prezzi molto più elevati. Dunque, il dubbio che è insorto inevitabilmente è che sul trattamento dei rifiuti organici sia all’opera un business dei privati che aggrava le casse dei comuni e quindi dei cittadini. Il dirigente generale del Dipartimento rifiuti della Regione, Salvatore Cocina, ha ricevuto le denunce, le ha acquisite agli atti, e poi ha scritto una lettera a tutte le Prefetture della Sicilia. Cocina ha esposto il problema della presunta speculazione che, dopo la chiusura di alcuni impianti di compostaggio nel Trapanese e nell’Agrigentino, interessa soprattutto alcuni Comuni delle province di Agrigento, Palermo e Trapani, che non trovano facilmente impianti in cui conferire la frazione organica differenziata. Molti impianti sono a disposizione nella Sicilia sud-orientale, soprattutto a Catania, e così i costi di trasporto aumentano e di tanto. Ecco perché la Regione ha autorizzato diversi impianti pubblici e privati capaci di accogliere la domanda di trattamento, sempre maggiore, dei rifiuti differenziati. Infatti, dopo gli impianti per il trattamento dell’organico di Collesano in provincia di Palermo e di Catania attivati all’inizio dell’anno, a settembre sarà avviato l’impianto pubblico di Ragusa e sarà potenziato un altro privato a Catania, e poi a dicembre sarà la volta di un impianto a Polizzi Generosa in provincia di Palermo. E ancora, altri due impianti di compostaggio, a Casteltermini in provincia di Agrigento e a Vittoria in provincia di Ragusa sono in procedura di attivazione, e così altri a Messina e a Custonaci in provincia di Trapani.