L’emigrazione intellettuale giovanile in genere, e agrigentina in particolare, è provocata anche dalle università locali, costose e a numero chiuso. Infatti, la responsabile della segreteria dell’Ufficio scolastico provinciale di Agrigento, Stella Camillieri, testimonia e spiega: “Anche quest’anno dopo gli esami di maturità 2018 tanti ragazzi si sono presentati in segreteria per la validazione del titolo di maturità che consente l’iscrizione in una Università estera. E tanti studenti, supportati dalle famiglie, hanno optato per l’Università estera. Infatti, i costi di iscrizione sono notevolmente contenuti, non si devono sostenere i test e i relativi costi onerosi delle Università private che preparano ai test. Emigrare non fa più paura quando la meta diventa una Università aperta a tutti e a costi accessibili, che corrisponde alla aspirazioni che il ragazzo desidera seguire e non al superamento dei test spesso in corsi di studi di ripiego. La vita in seguito farà la selezione naturale. I ragazzi vanno via per emigrazione culturale perché è sempre meglio scegliere che subire. Se ti vuoi iscrivere alla Facoltà di Medicina e non superi i test ripieghi per una Facoltà Scientifica, sostieni le discipline affini alla facoltà di Medicina e poi l’anno dopo ti prepari nuovamente per i test di Medicina, e se non li superi continui di malumore nella Facoltà Scientifica in attesa di un altro anno. Tutto questo logora i ragazzi, la loro cultura, le aspettative di vita, il portafogli dei familiari, e compromette notevolmente la loro crescita e il loro futuro di vita”.