E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione, senza la concessione delle attenuanti, a carico di un marito, un palermitano di 56 anni, che ha maltrattato e umiliato la moglie con diversi modi e mezzi, tra cui anche l’installazione in casa di una videocamera e di un registratore per mantenere sotto controllo la donna e costringerla ad una condizione di continua prostrazione anche quando lui è stato assente dall’abitazione. Il tutto è stato connotato da plurime e frequenti percosse, lesioni, ingiurie, e minacce.